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Spesso amici e “foresti”, così vengono chiamati in Liguria i non liguri, mi chiedono consigli su dove fare surf in Liguria. Non certo perché io sia esperta, anzi, ma perché posso avere informazioni di prima mano. Oggi desidero dare una risposta valida per tutti, immaginandomi in riva al mare pronta a tuffarmi. Ma prima ci tengo a fare una premessa. 

Uno sport con una cultura

La quarantena continua e con essa l’impossibilità di praticare attività all’aria aperta senza limitazioni. Sognare ligure però è sempre permesso, e allora oggi ci godiamo il mare dal mare, direttamente dalla tavola da surf. Se non lo sai infatti in Liguria ci sono spot eccezionali sia per i principianti che per i pro rider, e la pratica del surf insegna non solo l’amore per il mare, ma anche la necessità della salvaguardia delle coste e della protezione del territorio. Un messaggio davvero importante in una regione come la Liguria, che si trova a fronteggiare un’erosione costiera incalzante e fenomeni atmosferici sempre più devastanti.

Le informazioni per questo articolo le ho attinte direttamente da un mio amico e surfer locale, Andrea, che non solo mi ha spiegato le peculiarità dei diversi spot dove si pratica questo sport, ma mi ha anche raccontato la storia del surf ligure, facendomi conoscere le imprese di due leggendari bogliaschini, i fratelli Fracas, spalancandomi così le porte su un mondo – e su una cultura – estremamente interessante.

Le mete TOP

Da Levante a Ponente queste sono le mete più gettonate per fare surf in Liguria:

  • Levanto
  • Recco
  • Bogliasco
  • Varazze
  • Finale Ligure
  • Andora
  • Diano Marina
  • Sanremo (Tre Ponti)

Il consiglio per i beginners

Ognuna di queste mete ha caratteristiche diverse per quanto riguarda onde, fondale e comunità di surfer che ci gravita attorno. Se sei alle prime armi il consiglio è di andare a Recco. Esteticamente non è la località più bella dove puoi surfare, ma c’è un’alta frequenza d’onda piccola, ideale per abituarti a sentire l’acqua sotto il tuo corpo e prendere dimestichezza con la tavola prima di lanciarti. Senza contare che, sempre a Recco, c’è una delle scuole di surf tra le più accessibili d’Italia e con istruttori preparatissimi, Black Wave. In acqua inoltre regna un’atmosfera molto easy e amichevole, fatto non sempre scontato.

In questi giorni di quarantena sulla loro pagina facebook propongono un palinsesto gratuito di attività di preparazione atletica online con eco-tips e tutorial a cura di professionisti. Ti consiglio di andare a curiosare.

Lo spot di Recco © Black Wave

Da sapere per scegliere

Al di là di Recco ci sono altre mete interessanti per i beginners, di cui alcune non fanno parte del circuito turistico del surf, come Bogliasco, che paradossalmente è il luogo dove è nato il surf italiano negli anni ’70, oppure Finale Ligure, dove si surfa di fronte a una fabbrica dismessa con tutto il suo fascino postindustriale.

Tuttavia proprio a Bogliasco c’è un’altra scuola molto accessibile, Roofless, gemellata con Black Wave, e il paese è incantevole e a pochi minuti da Genova, quindi facilmente raggiungibile. Lo consiglio e segnalo che anche questa scuola offre training online per il tempo di pandemia oltre a un palinsesto di attività fisica e non su facebook.

Certo, surfare sul materasso non ti riempie i capelli di sale, ma in queste settimane abbiamo imparato che la fantasia è un grande motore d’emozione, no? Basta chiudere gli occhi per sentire il profumo del mare.

Lo spot di Bogliasco © Roofless

Anche a Levanto e Andora ci sono due scuole importanti, Brothers Surf e Cinghiale Marino. La mia fonte dice che l’onda è carina, ma meno frequente che altrove. Quindi dovrai armarti di pazienza.

Tutte le scuole segnalate noleggiano tavole e attrezzature.

Mareggiata ad Andora © Mattia Bevolo

Solo per esperti

Ci sono mete che non sono per tutti, poiché si pratica un livello di surf medio – alto o pro. Queste sono Varazze e Sanremo (Tre Ponti). Ecco, qui se non sei davvero molto bravo ti sconsiglio di entrare in acqua. Saresti di intralcio agli altri e scopriresti tutto d’un colpo e con pubblica umiliazione le regole non scritte del surf.

Varazze è uno degli spot più importanti d’Italia, con un’onda di qualità oceanica e un’altezza che può raggiungere i 2,5/3m, anche se non puoi entrare in acqua puoi comunque venire a goderti le performance di campioni provenienti da tutto il mondo e una passeggiata nel suo bel borgo.

Varazze, spot La Secca © Guglielmo Nencioli

Le regole non scritte del surf

Prima ancora di dove fare surf in Liguria, quello che devi sapere è che questo sport è una vera e propria filosofia di vita e ha delle buone regole che valgono dentro e fuori dall’acqua.

Vivere nel mare porta a sentirsi parte di esso e a regolare la propria vita sulla frequenza delle onde (anche svegliandosi alle 4 del mattino), con un profondo rispetto per i compagni d’avventura e per la natura che permette di lasciarsi accarezzare dalla tavola.

Ogni surfer che voglia esser ritenuto tale, deve fare due cose. La prima, che dovremmo fare tutti, è contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente, dedicando parte del proprio tempo alla pulizia delle spiagge.

Una pulizia della spiaggia ad opera dei ragazzi di Black Wave. © Black Wave

La seconda, direi auto-conservativa, è chiedere ai locali le informazioni quando si arriva in uno spot nuovo. Che non significa solo essere educati, ma anche tutelare se stessi e gli altri, evitando inutili incidenti e sgradevoli esplosioni di “localismo”.

Ma questo lo raccontano molto meglio Alberto e Marco Fracas, insieme alla storia dello spot di Bogliasco, il primo in Italia a vedere una simil tavola da surf.

Se non sei troppo ferrato sul vocabolario base del surf qui trovi spiegati i termini principali.

L’intervista ai Fratelli Fracas di Lisa Sytova

C’è sempre un piano B

Il surf è uno sport che inizialmente può apparire frustrante, sia per le lezioni a terra, quando saresti preso dalla smania di tuffarti, sia perché la ricerca dell’equilibrio in tavola non è un lavoro di due ore.

Io ti consiglio di resistere, perché vivere il mare da dentro è una delle emozioni più grandi che si possa provare.

Ma se proprio ti stufassi ci sono moltissime cose che puoi fare, dal visitare i pittoreschi borghi alle spalle della spiaggia al goderti le specialità gastronomiche locali, tra cui, a Recco, la focaccia al formaggio IGP di Recco. Quando devi scegliere dove fare surf in Liguria tieni conto anche di tutto il resto.

La focaccia al formaggio di Recco IGP. © Focaccia di Recco

Se invece sei allergico allo sport leggi gli altri articoli blog, che ti faranno viaggiare stando comodamente sul divano, con il palato o con la mente, con un virtual tour.

#iorestoacasa con #liguriamoments, ma speriamo ancora tra poco, così poi sarai libero di vivere le esperienze sulla tua pelle.

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