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Un assaggio di Liguria sconosciuta

Se dovessi fare un elenco dei posti più belli (e nascosti) della Liguria questo sarebbe senza dubbio il mio numero uno. Punta Persico non è solo una spiaggia meravigliosa, con rocce che si tuffano nel mare blu e un paesaggio mozzafiato. Per me è innanzitutto un luogo di pace, dove il cellulare non prende, dove nei giorni di ressa ci sono una decina di persone a una distanza minima di 15 metri l’una dall’altra, anche a Ferragosto.

Sono sempre stata un po’ gelosa di questa lingua di arenaria, così come lo sono i cercatori di funghi dei “loro” posti, ma in tempo di coronavirus credo che condividere la bellezza e far sognare ad occhi aperti sia un imperativo morale. Ma attenzione, le cose belle vanno conquistate 😉  

L’escursione è impegnativa, ma ne vale la pena

Non l’ho detto prima per non rovinar la “sorpresa”, ma c’è un motivo per cui questa magnifica spiaggia non è affollata. Anzi, ce ne sono 4000, come il numero dei gradini della scoscesa scalinata che separa Campiglia da Punta Persico (2000 all’andata e 2000 al ritorno). A ogni salita, trascinandomi, ho giurato a me stessa che non l’avrei fatto mai più.

La fatica però si stempera facilmente nel ricordo dei colori e dei profumi incontrati, e io ci sono ricascata sempre e sono sicura che per te sarà altrettanto.  Complessivamente sono circa 2 ore di cammino.

Il percorso

Da dove si parte?

Ma procediamo con ordine. Da dove si parte per arrivare in questo paradiso? La lunga scalinata che porta a Punta Persico è un sentiero del Parco Nazionale delle Cinque Terre, esattamente il 528 (ex 11), e parte da Campiglia, un piccolo grazioso borgo a un pugno di chilometri da La Spezia. Un tempo, insieme a Tramonti era considerata una delle preziose “terre” del levante ligure, che erano quindi sette e non cinque.

Avviso ai viaggiatori: la località è raggiungibile anche in autobus, prendendo la linea 20 dalla Stazione Ferroviaria di La Spezia. Guardate però con attenzione gli orari sul sito di ATC perché, soprattutto nei giorni festivi, la frequenza dei passaggi è bassa. Se arrivi in auto sappi che, come in tutta la Liguria, vige la regola del parcheggio “a rischio”, un’esperienza da vero Ligure.

L’inizio del percorso – © Parco Nazionale delle Cinque Terre

Un’esperienza per tutti i sensi

Una volta arrivati nella Piazza principale, Piazza Santa Caterina, dovrai percorrere un breve tratto di strada asfaltata per poi imboccare, sulla sinistra, il nostro sentiero.

I primi scalini, a onor del vero, sono un dolce declivio che scivola piacevole, attraversando vigneti e terrazzamenti coltivati, fichi d’india, zafferano (si, proprio zafferano) e piante di chinotto, incrociando di rado qualche abitazione. Ti invito a chiudere gli occhi e sentire il profumo del pino marittimo e delle zolle di terra che si scaldano al sole del mattino, o che rilasciano il calore la sera, dei fiori che sbocciano o della frutta che matura piano, dei muretti su cui i pirrocori o le formiche disegnano la loro processione quotidiana. Lo senti?  

Andiamo avanti, dove la scalinata si fa più sconnessa e i gradini aumentano pendenza e altezza. Tieni gli occhi bene aperti per non perderti quel momento in cui un’illusione ottica ti farà sembrare la strada un trampolino con accesso diretto al mare – e invece di strada ne manca ancora tanta.

Sulla destra a primavera trovi i fiori, ad agosto more selvatiche. A settembre qualche grappolo d’uva e i fichi si lasciano rubare facilmente (lo so che non si fa, ma per me è impossibile resistere). Scendi e scendi ancora, passa accanto a case e chiediti “chi mai abiterà qui?”. Sii anche un po’ prudente, perché ci sono parti del sentiero più esposte e la ghiaietta può farti scivolare. Gli ultimi metri, che poi saranno i primi a risalire, ti faranno tremare le gambe.

E all’improvviso il mare

Certo, il mare riempie i tuoi occhi fin dalla partenza da Campiglia, eppure è solo nel momento in cui metti il piede sulla spiaggia, in cui accarezzi le rocce, che capisci davvero che sei arrivato, che adesso ti potrai togliere di dosso polvere, fatica, pensieri in un tuffo. Goditi questo momento, trova il tuo spazio e respira in questo dolcissimo blu.

Il mare di Punta Persico – @ Maria Paola Salvanelli

Non voglio spezzare l’idillio, ti lascio in spiaggia e la salita non te la racconto. Fidati però che alla fine ti sembrerà bella anch’essa, anche solo per il piacere di guardare la spiaggia inghiottita dal tramonto alle tue spalle. E poi in piazza ti aspetta un bel bicchiere di vino o della freschissima acqua della fontanella.   

Un tramonto spettacolare

Ora il segreto della Liguria è nelle tue mani

Non so se ti rendi conto, ma quello che puoi raccogliere in un giorno solo, i profumi, i sapori, i colori, rappresentano la quintessenza della Liguria. Lungo questo aspro declivio, sospeso tra monti e mare c’è tutto quello che devi sapere e sentire per conoscere (o riconoscere) meglio questa regione incantevole.  

Qualche consiglio

Il percorso si può fare tutto l’anno. Ma data la natura faticosa dell’escursione e la bellezza dei luoghi ti consiglio di andare quando le giornate sono più lunghe, a primavera inoltrata. In spiaggia non c’è nulla, quindi prima di partire pensa bene a quello che ti serve per non trovarti in difficoltà. Se non ti piace stare sempre al sole o vuoi proteggerti nelle ore più calde portati una tenda parasole di quelle ultraleggere. Il pranzo è rigorosamente al sacco, ma puoi approfittare dell’unico negozio di Campiglia, En Goto Au Sò, che propone un assortimento di prodotti locali a km zero. In spiaggia portati anche tutta l’acqua che ti serve e un sacchetto per raccogliere la spazzatura che ti dovrai riportare su.  Se vuoi conoscere meglio questa località puoi visitare il sito dell’Associazione Campiglia, sul sito del Parco delle Cinque Terre trovi inoltre tutti i dettagli tecnici del sentiero.

Se sei pigro o fai fatica scatta il piano B

Puoi non averne voglia, non essere in forma o avere le ginocchia frantumate da anni di calcetto o danza, non per questo devi rinunciare a questo paradiso. Puoi noleggiare una barca o un gommone al porto di La Spezia. Inevitabilmente si alza il budget della giornata, ma il costo non è proibitivo, si parte da un minimo di 100-150 euro a imbarcazione per l’intera giornata in bassa stagione. Navigare lungo la costa in questo azzurro intenso è un’esperienza meravigliosa. 

Anche se in questi giorni non si può uscire, non rinunciare a viaggiare con la mente. #iorestoacasa con #liguriamoments.

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