La Liguria a portata di clic
Nel 2018 viene lanciato a Finale Ligure il progetto Virtual Tours. L’obiettivo è quello di rendere fruibili virtualmente sei monumenti storici della città. Diventa così possibile visitare le locations da casa e contribuire al contempo alla loro conservazione. È possibile fare un viaggio dal divano. I luoghi resi virtuali sono:
- Il complesso di Santa Caterina comprendente l’Auditorium, l’Oratorio dei Disciplinanti, i chiostri e il giardino botanico
- La fortezza di Castelfranco
- Piazza Vittorio Emanuele
I tours sono realizzati mediante la fotografia immersiva, cioè una fotografia che ha un angolo di ripresa di 360° orizzontali. Questo vuol dire che vengono scattate immagini da poter visualizzare dallo schermo del computer e dai dispositivi mobili senza distorsioni. In più ogni percorso è compatibile con i visori di realtà aumentata.
Ci sono diversi modi per visitare i sei monumenti. Si può andare sulla pagina web del comune di Finale nella quale si trova una mappa con le icone cliccabili dei diversi siti storici. Sotto la mappa ci sono dei quadrati indicanti i siti storici e cliccandoci sopra si può iniziare ugualmente la visita. Oppure si può scaricare il file pdf contenente i Qr Code, da scansionare, per visitare le strutture. Un altro modo per cercare i singoli monumento è l’utilizzo dell’applicazione Google Maps o Google Street View. Per spostarsi all’interno di ogni luogo l’utente ha a disposizione delle frecce che gli consentono di muoversi liberamente nello spazio. È come se fosse lì e camminasse con le proprie gambe.
Vi porto a Castelfranco
Per un viaggio dal divano vi porto a Castelfranco, una fortezza finalese ubicata sull’altura del Gottaro a 26 metri sopra il livello del mare.
La roccaforte nasce nel 1365 anno in cui Genova decide di costruire un forte. L’intento era quello di controllare, da una parte, il finalese e dall’altra esercitare la propria autorità sui marchesi di Savona, I Del Caretto. Già nel 1341 i genovesi avevano sconfitto i marchesi mettendo fine al loro potere su Finale Ligure. Infatti, l’edificio prende il nome di Castelfranco per sottolineare il fatto che il fortino non era più sottoposto al dominio della signoria locale. La costruzione è tipica del periodo medioevale e questo lo si può notare dalla presenza di torre centrale la quale è protetta da mura di cinta.
Nel 400 ripresero gli scontri tra I Del Carretto e Genova. I primi riuscirono a vincere e a far tornare la fortezza sotto il loro controllo. Testimonianza di quelle lotte è la demolizione della torre centrale. Dopo la morte dell’ultimo marchese dei Del Carretto, Andrea Del Carretto, gli spagnoli conquistano Castelfranco trasformandolo nel principale forte difensivo di Finale. Iniziarono svariati lavori per la costruzione di forti e bastioni. Nel 700 la corona di Spagna perde l’edificio durante la guerra di successione e Genova ritorna a esercitare il proprio potere sulla città. Nell’arco di qualche anno i genovesi demolirono tutte le fortificazioni erette dagli spagnoli. Nel 900 la fortezza era utilizzata come carcere, durante la Prima Guerra Mondiale. Molti prigionieri austro ungarici morirono nelle prigioni a causa dell’epidemia spagnola.
La fortezza oggi
A partire dagli anni 90 iniziarono i lavori di ristrutturazione degli edifici a partire dalla demolizione delle carceri. Oggi è un museo dedicato alla storia che Castelfranco ha vissuto. La fortezza accoglie il CEDMUST, cioè il Centro di Documentazione Multimediale Storico Territoriale. Il CEDMUST è organizzato in due sezioni. Una sezione è dedicata alla storia del luogo. Ci sono pannelli e schermi touch screen i quali mostrano le diverse fasi storiche che hanno coinvolto l’edificio. Mentre, la seconda è dedicata agli archivi cartografici. Sono presenti schermi che fanno vedere documenti storici, cartografie e fotografie di Finale. Invece, nel giardino vengono proiettate le immagini di quattro personaggi i quali raccontano i momenti vissuti nel castello.
Se questo racconto ti è piaciuto inizia il tour virtuale di Castelfranco e parti per un viaggio dal divano.
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#iorestoacasa, ma viaggio con #liguriamoments!
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